videocorso di lucidatura carrozzeria auto

Corso di lucidatura con roto-orbitale

Saper effettuare una corretta lucidatura dell'auto è una prerogativa di un professionista? O chiunque può riuscire a lucidare la propria auto se si mette giù con attenzione e impegno?

La risposta corretta è la seconda. Tutti possono riuscire ad ottenere dei buoni risultati e far splendere la propria auto o quelle che gli vengono affidate. Fondamentale però è sapere cosa si sta facendo e quindi avere le idee molto chiare su come lucidare l'auto. Ma partiamo dalle basi: cosa significa lucidare l'auto? 

Cos'è la lucidatura auto

Lucidare un auto non significa spalmare un prodotto, non significa mettere la cera o coprire delle imperfezioni. Significa piuttosto asportare una piccola parte dello strato superficiale della vernice, in particolare dell'ultiimo strato, il trasparente. Quest'ultimo, nel tempo può essersi opacizzato a causa dei milioni di micro graffi che nel tempo si sono formati a causa di svariati motivi. La lucidatura permette di rimuovere quella parte rovinata, lasciando una superficie perfettamente liscia e priva di imperfezioni. Ad alcuni questo potrebbe spaventare: non rischio di fare danni? A un certo punto non mi finisce la vernice?

In realtà nel campo del Car Detailing ciò che conta maggiormente è l'approccio. Con il giusto approccio, che ci piace definire "conservativo", la parte di trasparente che andremo ad asportare è davvero minima, impercettibile, cosa che ci permetterebbe a livello teorico di lucidare l'auto all'infinito.

Andiamo ora a capire come si fa. Vediamo innanzitutto gli elementi coinvolti.

Ciò di cui avremo bisogno è:
  • Una lucidatrice
  • Dei tamponi
  • Delle paste abrasive


Qui sorge subito una domanda: ma è possibile lucidare un auto a mano? La risposta teorica è SI. E' possibile. Ma l'azione meccanica che si riesce ad applicare manualmente è davvero minima. Non ci si può aspettare di correggere concretamente dei difetti, soprattutto a livello generalizzato. Motivo per il quale oggi ci concentreremo sulla lucidatura professionale, di alto livello, con gli strumenti giusti.

A livello puramente didattico, immaginiamo di andare a lucidare il cofano di un auto molto rovinato.

Piccolo disclaimer: quando parliamo di difetti superficiali o graffi, per quanto profondi, non stiamo parlando di solchi causati da chiave, strisciate su muretti o buchi di sassolini. Parliamo di quei difetti tipicamente causati dai lavaggi, dall'usura, dal tempo. Quelli che non necessitano di stuccatura e riverniciatura. Quelli, appunto, risolvibili con una lucidatura professionale.

Ciò che consigliamo ai nostri studenti è di fare pratica con un cofano cavia, magari preso allo sfasciacarrozze, da usare per i test. Per imparare un completo ciclo di lucidatura si potrebbe pensare di carteggiare questo cofano con una grana P2000. La superficie diventerà opaca. Essere in grado di rimuovere questa opacità, ci renderà in grado di rimuovere la stragrande maggioranza dei difetti risolvibili con una lucidatura fatta a regola d'arte.

Partiamo dallo strumento cardine per essere in grado di effettuare una lucidatura: la lucidatrice. In questo corso di lucidatura ci concentreremo su un tipo preciso di lucidatrice: la lucidatrice roto-orbitale.

Perché proprio questo? Perché rappresenta lo strumento più sicuro da utilizzare, soprattutto all'inizio che ci si approccia in questo campo. La lucidatrice roto-orbitale ha la caratteristica di aggiungere alla rotazione del platorello, anche il moto oscillatorio, descrivendo così delle orbite. La caratteristica che la rende in assoluto lo strumento più sicuro è il fatto che il moto rotatorio del tampone non è motorizzato, ma indotto da quello orbitale.

Questo significa che nel momento in cui la lucidatrice non lavora in piano o gli si applica troppa pressione, smette di ruotare, riducendo drasticamente, se non addirittura annullando l'azione meccanica sulla superficie e mantenendo le temperature in gioco basse.

Come scegliere la giusta lucidatrice roto orbitale

Se non abbiamo le idee chiare, un consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di non acquistare questi strumenti su grossi marketplace ma di affidarvi a rivenditori professionisti. L'esperienza ci ha portato a vedere centinaia di persone acquistare uno strumento al posto di un altro a volte semplicemente per errori di traduzione.

La caratteristica principale di una roto orbitale su cui basare la propria scelta è la dimensione dell'orbita: lo spostamento del platorello a sinistra e destra durante la rotazione. Un'orbita più ampia aumenterà il potere e la velocità di taglio su grandi superfici piane, ma per contro renderà più difficile se non impossibile lavorare su zone curve o di forma irregolare poiché, ricordiamolo, il platorello smetterà di ruotare e di conseguenza non correggerà nulla.

A chiunque chiede con che orbita partire, noi consigliamo di iniziare con orbite molto piccole. Perché meglio andare piano ma arrivare dappertutto, che andare forte e riuscire a fare un bel lavoro su mezza vettura.

Qualche consiglio? Se siamo neofiti, le migliori scelte ricadono su Liquid Elements T2000 V4 oppure Shinemate Ero600 G2.

Quando avremo preso dimestichezza e fatto un po' di esperienza, potremmo aggiungere (e non sostituire) in arsenale una lucidatrice potente e veloce come la Shinemate EX620 5/15 o la Liquid Elements T5200.

Per finire, se proprio vogliamo fare i pro, potremmo attrezzarci con mini lucidatrici come la Liquid Elements A1000 o la Shinemate EB210.
Se ti interessa approfondire l'argomento da un'occhiata all'articolo che abbiamo scritto su come scegliere la lucidatrice giusta.
In ogni caso, i concetti espressi in questo corso di lucidatura con roto-orbitale, si applicano a qualunque orbita. 

Corso di lucidatura auto: La scelta del tampone

Il secondo strumento con cui abbiamo a che fare durante la lucidatura è il tampone, ovvero il mezzo attraverso il quale il movimento roto orbitale della lucidatrice viene trasmesso sulla superficie durante la lavorazione del prodotto abrasivo.
Esistono tamponi di materiali diversi e durezze diverse. Elenchiamone alcuni:

Abbiamo ordinato questi tamponi secondo le loro proprietà di taglio. Un tampone duro o speciale come quelli in lana e microfibra, avranno buone capacità correttive, ma per contro, quasi sempre lasceranno una brutta finitura. Viceversa, tamponi morbidi creano ottime finiture e gloss, ma riescono a correggere poco. Va da se che in un ciclo corretto di lucidatura occorre usare più tamponi e con criterio.

I prodotti per lucidare l'auto

L'ultimo capitolo relativo agli elementi coinvolti riguarda i prodotti

I prodotti sono essenzialmente polish o compound, ovvero composti contenenti particelle abrasive in forma e quantità variabile. Anche in questo caso, dunque, ci troveremo davanti polish dall'alto potere di taglio (tipicamente detti compound), potere medio e da finitura.
Compound da taglio elevato o paste abrasive avranno dentro di se particelle abrasive più grandi e numerose, polish fini avranno particelle più piccole e in minore quantità. Il tutto in una mescola, ben lubrificata.

Lucidatura Carrozzeria: La Teoria

Visto ciò che abbiamo appena analizzato, d'ora in poi parleremo per semplicità di combinazioni A-B-C. Dove la combinazione A rappresenza l'utilizzo di un tampone duro e una pasta abrasiva, la B tampone medio con polish medio e la C tampone morbido e polish da finitura. Budget permettendo, una lucidatura fatta a regola d'arte dovrebbe essere fatta sulla base di questi criteri. Ciò non toglie che molti potrebbero accontentarsi di un solo passaggio con una combinazione media (detto one step)che rimuoverà una certa percentuale di difetti, lasciando tutto sommato una buona finitura. Nel nostro caso, partendo da una base di un cofano precedentemente carteggiato, ergo con una situazione decisamente grave da gestire, andiamo a vedere insieme, nella pratica, come lucidare un auto dall'inizio alla fine.

Corso di lucidatura con roto-orbitale: L'approccio

Come abbiamo accennato precedentemente, l'approccio alla lucidatura nel car detailing è sempre conservativo. A prescindere dalla situazione che abbiamo davanti, proveremo sempre ad iniziare con la combinazione più delicata che abbiamo.

Ricordiamo una cosa fondamentale: ogni difetto, ogni tipo di vernice, ogni temperatura o condizione atmosferica, determina in larga misura quale combinazione sia la più adatta alla risoluzione di un determinato probllema. Questo significa che non esite una soluzione univoca. Non esiste un consiglio dato a distanza. Ogni circostanza è a se. E per questo è fondamentale una prima fase di test, che, come abbiamo appena detto, parte dalla possibilità meno "invasiva" tra quelle che abbiamo a disposizione.

Questo tipo di approccio ci permetterà di rimuovere uno strato di vernice quasi impercettibile anche con uno spessimetro per misurazioni di spessori della vernice e, di conseguenza, preservare la superficie a lungo, permettendoci così teoricamente di lucidare ogni volta che vogliamo.

Corso di lucidatura con roto-orbitale: La pratica

Veniamo ora alla parte pratica: quello che andremo a fare è innanzitutto prendere il nostro tampone morbido, e centrarlo al meglio sul velcro del nostro platorello (la parte rigida e che ruota della nostra lucidatrice). Lo schiacciamo in maniera vigorosa per assicurarci una presa salda e tutelarci da possibili danni causati da un distaccamento durante la lavorazione. Poi proseguiamo come segue:
  • Applichiamo 4 gocce di polish (fine) grandi come piselli o piccoli ceci. Questa fase si chiama priming. L'utilizzo di una quantità maggiore di prodotto permette al tampone di bagnarsi in maniera omogenea e garantirci un letto di lubrificazione
  • Posizioniamo il cavo della lucidatrice sulla nostra spalla per evitare che possa causare graffi urtando la carrozzerria
  • Delimitiamo mentalmente un'area della superficie su cui andremo a lavorare equivalente al volume di 4-6 volte il tampone che utilizziamo ( al massimo 50x50cm) 
  • Accendiamo la lucidatrice a bassa velocita è velocemente spalmiamo il prodotto sull'intera area
  • Passiamo a circa il 70% del potenziometro della nostra lucidatrice impostando così la nostra velocità di crociera della nostra lucidatrice e ci muoviamo nell'area scelta con movimenti lineari e direzioni alternate per circa 60-90 secondi
  • Spegniamo la lucidatrice e la poggiamo la lucidatrice di schiena su un luogo sicuro
  • Rimuoviamo il prodotto in eccesso con l'utilizzo di un panno in microfibra di alta qualità a pelo corto
  • Ispezioniamo il risultato con una lampada tecnica da ispezione

Vista la base di partenza del nostro supporto, ci renderemo conto facilmente che questa combinazione non sarà sufficiente a correggere i difetti esistenti. Questo significa che procederemo con la combinazione successiva: quella media.
Andiamo quindi a posizionare il tampone morbido sul platorello, applichiamo 4 gocce di polish medio sul nostro tampone e ripetiamo lo stesso procedimento descritto in precedenza.

Terminato il passaggio con la combinazione B non ci resta che procedere con il buffing (la rimozione degli eccessi di prodotto). Se ci rendiamo conto che gli eccessi di prodotto sono diventati quasi trasparenti e riusciamo facilmente a rimuoverli, è segno che abbiamo lavorato il prodotto a sufficienza. Se invece risulta difficile da rimuovere e dall'aspetto biancastro è probabile che necessitava di essere lavorato qualche secondo in più.

Andiamo ora a ispezionare nuovamente il risultato. Con tutta probabilità noteremo che questo passaggio ci ha permesso di rimuovere una buona quantità di difetti e correggere discretamente ma non perfettamente. E questo significa solo una cosa: è il momento di passare alla combinazione successiva: la combinazione C.

Prendiamo il nostro tampone duro o in microfibra o lana, applichiamo il nostro compound da taglio elevato e saliamo nuovamente sulla giostra.

Al termine di questo ulteriore passaggio con tutta probabilità ci renderemo conto in fase di ispezione di aver raggiunto il risultato sperato: un risultato eccellente. Dimostrazione del fatto che a volte bisogna spingersi su combinazioni più aggressive.
Ma anche se a un'occhiata rapida ci sembrerà di avere una vernice perfetta e come si usa dire in gergo "glossata", è il momento di concentrarsi sulla seconda fase della lucidatura: la finitura.

La combinazione aggressiva ha sicuramente corretto i difetti sui quali ci siamo concentrati, ma ne ha lasciati altri, più piccoli, spesso anche impercettibili, ma che rendono la vernice più opaca. Per permettergli di splendere e brillare sarà necessario rimuovere anche quelli. Come si fa? tornando di nuovo alle combinazioni B e A. Questo è il processo di lucidatura comunemente detto " a 3 step".
Sono sempre necessari? Assolutamente no. Talvolta nel basta solo uno, a volte due, ma in alcuni casi è necessario. Quello che in tutta onestà noi vi consigliamo di fare è sempre un passaggio di finitura quando si effettua una lucidatura più aggressiva. Così da essere certi di lasciare un risultato concreto.
Al termine dei 3 step ci renderemo conto di aver non solo corretto i difetti superficiali che vedevamo all'inizio, ma di aver anche conferito una nuova vita alla vernice, donandogli setosità e estremo Gloss.

Una volta terminata la fase di test sarà necessario, ovviamente, attuare il ciclo di lucidatura scelto su tutta la vettura. L'unica differenza dai passaggi citati in precedenza sarà quella di aggiungere di volta in volta (una volta effettuato il priming) soltanto due gocce di prodotto sul tampone negli spostamenti tra un area e l'altra.

Alcuni accorgimenti. I polish moderni non rovinano le guarnizioni. Ma nell'ottica di risparmiare tempo in pulizia, potremmo valutare di mascherare le zone sulle quali non dobbiamo lavorare.

Soffiamo con aria compressa o spazzoliamo spesso il tampone durante l'utilizzo e sostituiamolo quando saturo. Tipicamente consideriamo di utilizzare 2/3 tamponi per tipo per un'intera vettura.

Siamo giunti alla conclusione di questo video corso di lucidatura con roto-orbitale. Ovviamente questo rappresenta soltanto una piccola percentuale di quello che c'è da imparare nel mondo della lucidatura.

Se siete interessati ad approfondire considerate di partecipare a uno dei nostri workshop in presenza e di acquistare il nostro percorso formativo digitale Polishing pro. In quanto siamo gli unici al mondo ad aver creato una piattaforma di video corsi per la formazione professionale di tutto ciò che concerne in Car Detailing.

Speriamo che abbiate apprezzato questo corso.

Vi lasciamo il collegamento al video corso di lucidatura con roto-orbitale dove avrete modo di vedere questi concetti applicati e un saluto alla prossima puntata.




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